Sono mail che destano preoccupazione: Poste Italiane ci avvisa, infatti, che il nostro conto Banco Poste o la nostra carta Poste Pay saranno bloccate irrevocabilmente se non provvederemo al più presto a fare click su un certo collegamento oppure, addirittura, a fornire i nostri codici di accesso a questi servizi.
Fate attenzione. In realtà si tratta di mail “spazzatura” di stampo truffaldino, chiamate in termini tecnici “phishing” (che in inglese somiglia a “pescare” ma in realtà indica un tipo di truffa on-line), per indicare il tentativo di prendere all’amo almeno qualcuna delle migliaia di persone alle quali la falsa e-mail viene indirizzata. Qualche dubbio dovrebbe sorgerci: le Poste Italiane dovrebbero usare ben altri canali per comunicarci un fatto tanto serio. Ma, poichè tali simpaticoni lanciano la lenza quasi sempre al venerdì dopo l’orario di chiusura degli uffici oppure nel fine settimana, qualcuno potrebbe farsi prendere dall’ansia.
E allora ecco alcuni pratici
SUGGERIMENTI PER RICONOSCERE UN TENTATIVO DI PHISHING
- diffidare di richieste urgenti dei dati personali, soprattutto se poste in tono intimidatorio
- tali e-mail contengono sovente errori di ortografia e sono spesso scritte in una forma poco corretta
- verificarne la provenienza, quelle vere dovrebbero arrivare solo alla casella di poste.it
- non cliccare sui link presenti nelle e-mail “sospette”
In ogni caso, nel caso in cui una di queste e-mail non vi convinca, è bene non risponderle in alcun modo: per chiarimenti è possibile contattare Poste Italiane chiamando il numero, gratuito per chi chiama dal telefono fisso, 803.160,
(fonte: sezione dedicata all’antiphishing del sito poste.it – nb: nel nuovo sito di Poste Italiane non trovo più traccia di queste utili informazioni)